Attività motoria in età evolutiva: cosa fare in quarantena?

ATTIVITA’ MOTORIA IN ETA’ EVOLUTIVA: COSA FARE IN QUARANTENA?

Il web, soprattutto in questo periodo, pullula di proposte di allenamento da parte di personal trainer. Che tu sia uomo o donna, scaricando un’app o seguendo una lezione a distanza, puoi facilmente riuscire a “muoverti”.

Ma i bambini? Non vorrete certo lasciarli tutto il giorno davanti a tv, tablet o smartphone!?

Anche a causa dell’avvento di nuove tecnologie rischiamo di dimenticare quanto sia importante, soprattutto per i bambini, svolgere attività motoria.

In particolare, le linee guida del Ministero della Salute sull’attività fisica, per bambini ed adolescenti tra i 5-17 anni,  raccomandano “almeno 60 minuti di attività fisica quotidiana di intensità moderata-vigorosa ed esercizi di rafforzamento dell’apparato muscolo-scheletrico almeno tre volte a settimana.”

Sebbene sia palese che la mancata possibilità di utilizzo di spazi pubblici all’aria aperta ( come campetti o parchi giochi ) rappresenti un limite, e sebbene non tutte le famiglie dispongano di un giardino nelle proprie case private, occorre che gli adulti spronino i bambini a muoversi quotidianamente. 

Come!?

Ad esempio organizzando giochi in cui vengano stimolati gli schemi motori (camminare, correre, saltare, rotolare, strisciare ecc.) e posturali di base (piegare, flettere, slanciare, ruotare ecc.), o incentivando attività multilaterali in forma ludica utilizzando palloni, racchette, fili a mo’ di rete, canestri, percorsi di vario genere, o ancora esortando la pratica dei gesti dello sport che più amano o che praticano, alternandoli a gesti di altri sport.

L’obiettivo che dovremmo prefissarci è che i bambini riescano a considerare l’attività motoria non come una materia scolastica o qualcosa da fare sporadicamente, ma come una vera e propria necessità, da inserire nella routine quotidiana, per uno stile di vita corretto.